Categorie
Uncategorized

LA FINE DELL’UNIVERSO

OVVIAMENTE ESISTONO MOLTE TEORIE SULLA FINE DELL’UNIVERSO

Le possibilità circa il destino ultimo di un universo aperto sono o il Big Freeze (e quindi una morte termica), o il Big Rip, in cui l’accelerazione provocata dall’energia oscura diventa così forte che supera gli effetti delle forze gravitazionaleelettromagnetica e nucleare debole.

The Big Crunch

Le due teorie precedenti partono dal presupposto che l’universo continui la sua espansione. Ma non è detto che le cose vadano così. L’universo, a un certo punto, potrebbe smettere di espandersi e iniziare a contrarsi. Questo processo si concluderà con una sorta di Big Bang al contrario; chiamato Big Crunch: è la terza teoria sulla fine del tutto.

Se, invece di espandersi, la materia dell’universo dovesse iniziare a contrarsi (molto dipende dalla forma dell’universo), la gravità potrebbe a un certo punto diventare la forza dominante e causare un restringimento dell’universo. Di conseguenza, stelle, pianeti e intere galassie entreranno in collisione: alla fine di tutto questo, lo stesso universo collasserà su se stesso. Il processo, secondo alcuni ricercatori danesi, potrebbe anche essere già cominciato.

Prima di tutto, tranquilli. Diciamo che c’è tempo e che possiamo fare le cose con calma. È da oltre sessant’anni, da quando hanno scoperto che l’universo si sta espandendo e quindi non è eterno, che gli astrofisici e i cosmologi cercano di capire se si contrarrà e soprattutto tra quanto tempo finirà.

In questo periodo – per noi umani, tutto sommato, abbastanza lungo – non è che siano riusciti a trovare una risposta certa, anche perché molto spesso gli “astroesperti” hanno cambiato idea, come nella seconda metà degli anni Novanta quando si sono accorti che tre quarti dell’universo è composto dalla cosiddetta energia oscura.

Ebbene, grazie a questa scoperta gli scienziati hanno potuto ipotizzare che l’energia oscura è il motore che espande l’universo e che già ora sta sensibilmente accelerando questa espansione. E a sentir loro sembra che questa velocità diventerà tanto elevata – annullando la contrazione esercitata dalla forza di gravità – da strappare l’uno dall’altro tutti gli atomi del cosmo in quello che è stato chiamato il “big rip”, il grande strappo destinato a rompere il tessuto dello spazio-tempo, decretando la morte dell’universo: tra 16,7 miliardi di anni.

A fare questa definitiva, per ora, affermazione sono stati alcuni cosmologi cinesi che utilizzando un metodo da loro inventato (la parametrizzazione di Ma-Zhang) hanno calcolato l’evoluzione temporale dell’universo secondo le attuali conoscenze sull’energia oscura. Dopo la pubblicazione di questa teoria nel 2012, hanno perso smalto altre due ipotesi sulla fine dell’universo. Quella secondo cui l’espansione rallenterà fino a raggiungere un equilibrio in cui l’universo resterà un po’ più grande delle attuali dimensioni diventando man mano sempre più freddo. Finché – in un futuro ben più lontano di 16,7 miliardi di anni, in un periodo che può essere espresso con un 1 seguito da 100 zeri – tutto scomparirà nei buchi neri che a loro volta evaporeranno. L’altra teoria invece enunciava che se a vincere fosse stata la gravità, l’universo si sarebbe contratto fino a diventare grande come un uovo ma dalla massa infinitamente elevata, in un big bang alla rovescia definito dai cosmologi “big crunch”.

Quindi la teoria attualmente più gettonata sulla fine dell’universo è quella del big rip, ma gli scienziati non si sono accontentati del limite temporale di 16,7 miliardi di anni, hanno anche ipotizzato che cosa accadrà prima di quella scadenza.eADV

Prima di tutto, tranquilli. Diciamo che c’è tempo e che possiamo fare le cose con calma. È da oltre sessant’anni, da quando hanno scoperto che l’universo si sta espandendo e quindi non è eterno, che gli astrofisici e i cosmologi cercano di capire se si contrarrà e soprattutto tra quanto tempo finirà.

eADV

In questo periodo – per noi umani, tutto sommato, abbastanza lungo – non è che siano riusciti a trovare una risposta certa, anche perché molto spesso gli “astroesperti” hanno cambiato idea, come nella seconda metà degli anni Novanta quando si sono accorti che tre quarti dell’universo è composto dalla cosiddetta energia oscura.Ebbene, grazie a questa scoperta gli scienziati hanno potuto ipotizzare che l’energia oscura è il motore che espande l’universo e che già ora sta sensibilmente accelerando questa espansione. E a sentir loro sembra che questa velocità diventerà tanto elevata – annullando la contrazione esercitata dalla forza di gravità – da strappare l’uno dall’altro tutti gli atomi del cosmo in quello che è stato chiamato il “big rip”, il grande strappo destinato a rompere il tessuto dello spazio-tempo, decretando la morte dell’universo: tra 16,7 miliardi di anni.A fare questa definitiva, per ora, affermazione sono stati alcuni cosmologi cinesi che utilizzando un metodo da loro inventato (la parametrizzazione di Ma-Zhang) hanno calcolato l’evoluzione temporale dell’universo secondo le attuali conoscenze sull’energia oscura. Dopo la pubblicazione di questa teoria nel 2012, hanno perso smalto altre due ipotesi sulla fine dell’universo. Quella secondo cui l’espansione rallenterà fino a raggiungere un equilibrio in cui l’universo resterà un po’ più grande delle attuali dimensioni diventando man mano sempre più freddo. Finché – in un futuro ben più lontano di 16,7 miliardi di anni, in un periodo che può essere espresso con un 1 seguito da 100 zeri – tutto scomparirà nei buchi neri che a loro volta evaporeranno. L’altra teoria invece enunciava che se a vincere fosse stata la gravità, l’universo si sarebbe contratto fino a diventare grande come un uovo ma dalla massa infinitamente elevata, in un big bang alla rovescia definito dai cosmologi “big crunch”.GUARDA :
https://www.lescienze.it/news/2019/02/02/news/destino_universo_costante_hubble_elusiva-4278682/O GUARDA:https://tg24.sky.it/scienze/2020/08/12/fine-universo-teoria-esplosione-nane-nere

GUARDA ANCHE L’ALTRO ARTICOLO E……

THE END

IL CONTRARIO DELLA FOTO È THE END


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *